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E tu sei arrivato, io ero molto bella
e proprio in quel momento mi sono stretta a lui. La barba molto lunga, la voce un po’ sgranata, soltanto gli occhi accesi, mio Dio, non eri tu! La forza, la mia forza, sentirti dire: “Torna, è vero che ho sbagliato, mi manchi più che mai”. ........................................... E io con la risata, che non mi hai mai veduto, e che ti ha disperato, ho detto: “Perché mai? Sei tu che hai ragione, non eravamo giusti insieme, adesso anch’io ci credo, non eravamo giusti insieme, è tutto, proprio tutto, qui”. ........................................... Allora tu hai pianto e, giusto in quel momento, ti ho visto umiliato, così, di fronte a lui. Volevi le mie mani, quand’ecco gli altri amici a trascinarmi via e chissà poi da chi. Tu lì sul marciapiede, col bavero rialzato, più vinto che piegato, poi non ti ho visto più. ........................................... Lo so che non è vero, è la mia fantasia, ma pensa che vendetta io sogno su di te. Ed è così ogni sera, con questo sogno di vendetta, mi cullo dolcemente, con questo sogno di vendetta che recito per me, così. |
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